ZENZERO DAL PERÚ
Elisur Organic
La Campiña
Lo Zenzero (Zingiber officinale Roscoe), conosciuto anche con il nome inglese Ginger, è una pianta erbacea perenne, alta circa 90cmoriginaria dell'Asia tropicale, molto coltivata in zone calde e umide in Africa e nelle Americhe.
Nonostante la scarsa diversità genetica di questa pianta (riprodotta per talea) il prodotto peruviano ha proprietà uniche:
è molto forte, piccante e ricco di principi attivi, la produzione biologica dello zenzero risulta economicamente sostenibile in appezzamenti familiari nelle aree rurali della foresta pluviale amazzonica.
Viene coltivato in micro-terrazzamenti di 40 cm e raccolto all'inizio della stagione secca (Giugno) quando si secca interamente le foglie.
E' ricco di oli essenziali: resine e mucillagini, vitamine e sali minerali. Proprietà digestive, antiossidante e antiinfiammatorio, antitumorale.
ELISUR ORGANIC
Elisur Organic è nata nel 2015 con l’obiettivo di migliorare le condizioni economiche degli agricoltori della Foresta Centrale del Perù, favorendo la realizzazione dei prodotti agricoli per l’esportazione.
Oggi l’impresa lavora insieme a produttori con oltre 10 anni di esperienza nella produzione biologica di zenzero e curcuma e uno staff di professionisti specializzati in esportazione e qualità. Oltre a promuovere un’agricoltura responsabile e rispettosa dell’ambiente, la priorità di Elisur Organic è anche fornire un ambiente di lavoro ottimale, opportunità di sviluppo a tutte le persone indipendentemente dal loro genere, razza o condizione sociale.
LA CAMPIÑA
La Campiña è una cooperativa che raggruppa più di 100 aziende biondinamiche e biologiche del territorio di Pichanaqui provincia di Satipo, nel cuore della selva amazzonica peruviana. Lo zenzero è un prodotto coltivato da molti anni, insieme alla curcuma, in modo molto competente, dalla popolazione nativa, che ha facilmente ottenuto la certificazione biologica e biodinamica.
Cresce a quote che vanno dagli 800 ai 1200 metri s.l.m., la pendenze di circa il 10% consente di fare a meno dell’irrigazione artificiale, impedendo così la formazione di quei pericolosi ristagni idrici che poi richiedono l’uso dei prodotti di sintesi necessari per contrastare le numerose fitopatologie.