Dopo aver rimpianto il freddo ora rimpiangiamo l'acqua.
Le temperature siberiane che ci accompagnano in questo periodo sono accompagnate dal perdurante clima asciutto che si fa evidente solo quando si notano i trattori che arano i terreni e si alza una polvere tipica più di aprile-maggio che di febbraio.
È arrivato il freddo. E pure tanto. Molti alberi avevano già presentato il germoglio nuovo, e questo andrà perso a causa di queste gelate.
Molte piante saranno “scottate, lessate” dal freddo. Lessate per via dell'aspetto che avranno dopo queste gelate: le cellule vegetali, ricche d'acqua, si spaccano a causa dell'aumento di volume dei liquidi interni che gelano e, una volta sgelati, renderanno flosci fusti e foglie.
Solo alcune varietà tardive orticole locali hanno resistito. E questo grazie al processo di adattamento che hanno avuto nel corso di molti anni. È questo il vantaggio delle vecchie varietà: resistere in condizioni estreme, grazie alla normale disponibilità di materiale genetico in grado di sviluppare componenti adatti alle più svariate condizioni.
La capacità che ha una pianta di adattarsi ad un ambiente per lei anomalo (semplicemente perchè viene trasferita o perchè in casi eccezionali vi sono dei fenomeni meteorologici estremi, è grande nelle varietà antiche, mentre è molto ridotta nelle nuove varietà, selezionate con l'unico scopo di produrre molto e resistere a lungo sui banchi dei supermercati.
È per questo che cerchiamo di recuperare e diffondere tali piante, come il broccolo fiolaro padovano o i radicchi
Stiamo preparando i terreni per le semine ed i trapianti di piselli, patate, alcune lattughe sotto tunnel. Prima o poi pioverà.