Salviamo il Paesaggio a Padova e nella sua Provincia
Lunedì 11 giugno 2012, ore 20.30 - Cinema Multiastra
Via Tiziano Aspetti 21, Padova
“INCONTRIAMOCI IN UN PAESAGGIO NUOVO”
Serata di presentazione del progetto
“Parco agricolo e paesaggistico metropolitano tra il Brenta e il Bacchiglione”
e del libro
“Salviamo il Paesaggio”
Presente l’autore Luca Martinelli, giornalista Altreconomia
Padova, 28 maggio 2012 – Il coordinamento Salviamo il Paesaggio Padova lancia la proposta per l’istituzione di un Parco agricolo e paesaggistico metropolitano tra il Brenta e il Bacchiglione.
"Salviamo il Paesaggio Padova" nasce all’interno del “Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio Nazionale” ed è promosso, tra gli altri, dal DES – Distretto di Economia Solidale di Padova, rete di associazioni e cooperative padovane. La proposta del Parco vuole valorizzare le aree di pregio naturalistico e la rete di corsi d’acqua, le valenze ambientali e paesaggistiche delle campagne.
L’incontro di presentazione è previsto per lunedì 11 giugno alle 20.30 al cinema Multiastra di Padova e sarà un’occasione per proporre alla cittadinanza una riflessione sullo stato di salute nostro del territorio, relativamente al tema del consumo di suolo fertile a vantaggio di opere di urbanizzazione e cementificazione.
Programma:
- Presentazione del libro “Salviamo il paesaggio”
Luca Martinelli – giornalista Altreconomia e autore del libro
- Presentazione del progetto “Parco agricolo e paesaggistico metropolitano tra il fiume Brenta e il Bacchiglione”
Sergio Lironi, presidente onorario Legambiente Padova e membro del comitato promotore
Coordina Matteo Sandon, DES Padova.
L’evento si inserisce nell’ambito della campagna nazionale “Salviamo il Paesaggio – Difendiamo i Territori”, che invita tutti i Comuni a fare un censimento su quante abitazioni e quanti fabbricati industriali vuoti e non utilizzati e quante aree edificabili (residue e nuove) vi siano oggi all’interno dei confini comunali, per capire se le politiche urbanistiche stanno rispondendo ai bisogni dei cittadini o se si sta semplicemente sacrificando terreni liberi e paesaggio.
«Come Distretto di Economia Solidale di Padova (un gruppo di associazioni e cooperative impegnate a costruire relazioni virtuose tra produttori e cittadini-consumatori che vivono e condividono lo stesso territorio), ci sentiamo in prima linea nella chiamata al sostegno di tutti quei benemeriti piccoli produttori che resistono a coltivare e salvaguardare gli ultimi ettari di terra risparmiati dalla cementificazione sregolata che ha colpito il nostro territorio soprattutto negli ultimi vent'anni.
Non possiamo perciò restare indifferenti di fronte ai dati pubblicati dall'iniziativa Salviamo il Paesaggio in questi giorni.
Riassumendo i più significativi: negli ultimi 30 anni, stante una crescita molto bassa (tendente a zero) degli abitanti, il territorio del Comune di Padova è stato cementificato in media per 70 ettari all'anno (zone industriali, zone commerciali, tangenziali, rotonde, nuovi insediamenti residenziali etc.), con numeri in forte aumento negli ultimi anni; - ad aprile 2012 si stimano, per difetto e nella sola provincia di Padova, oltre 23.000 appartamenti sul mercato, vuoti e in cerca di essere affittati o venduti; a cui si sommano oltre 1.300 magazzini industriali, altrettanto vuoti e in cerca di essere affittati o venduti.
Tutto ciò appare assurdo anche alla luce dell’ultimo rapporto Censis-Anci sul mercato immobiliare italiano, che prevede non solo un ulteriore rilevante restringimento del volume delle compravendite; ma anche un probabile crollo dei valori degli immobili dal 20 fino al 50%; e inoltre che a breve la famiglia media italiana verosimilmente si trasformerà da tipica compratrice a venditrice di immobili.
Malgrado questo scenario, a Padova si continua insensatamente a parlare di: nuove lottizzazioni a Camin; nuove lottizzazioni in zona Parco Basso Isonzo; nuove lottizzazioni in zona Parco Iris; nuove lottizzazioni in zona "ex Seminario" a Tencarola; la nuova lottizzazione prevista nell'ansa tra il Bacchiglione e la Brentella, solo per citarne alcune.
Se poi guardiamo fuori dalla nostra Provincia sono avviati, o in fase di studio avanzato, i seguenti progetti: Veneto City; Motor City; camionabile sull'Idrovia Padova-Venezia; nuova strada Romea Commerciale; Città della moda; ancora una volta solo per citarne alcuni.
Nonostante la crisi, la cementificazione non conosce sosta, invece di impegnarsi nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, il pensiero dominante sembra sempre quello di consumare altro territorio a scapito del poco verde e della poca campagna coltivabile rimasta; con l'aggravante, in molti casi, di utilizzare le energie rinnovabili (sfruttandone spesso indebitamente gli incentivi), come specchietto per le allodole.
Gli interventi finalizzati al risparmio energetico ed allo sviluppo delle energie rinnovabili vanno benissimo, ma studiati ed applicati al patrimonio edilizio già esistente, il cui volume è già ben oltre le esigenze della popolazione e la capacità del territorio.
Riteniamo pertanto che noi cittadini dobbiamo fare qualcosa per cercare di frenare questo processo di depauperamento del nostro territorio in corso da molti anni e che sembra non conoscere freni».
Per tutta la serata presso l’Osteria di Fuori Porta (accanto cinema Multiastra) proposte di menu locale, biologico e solidale a sostegno dell’iniziativa.
DES-Distretto di economia solidale di Padova è una rete formata da iniziative economiche diverse, democratiche e motivate socialmente, radicate nel territorio, che hanno iniziato un confronto per conoscersi e farsi conoscere, innescare processi economici nuovi, coordinati e partecipati e diffonderli. Ne fanno parte: Bio Rekk, Coop. El Tamiso, Coop. Angoli di Mondo, Mani Tese, Altragricoltura, A.C.S., Ass. AIAB Veneto, Git Banca Etica, Legambiente Padova, Macondo gelateria equosolidale, Mellarius Apicoltura.
