L'estate calda è arrivata ormai da qualche tempo e la poca rugiada raccolta nella notte di San Giovanni è stato un chiaro sintomo di questa situazione.
La poca acqua caduta durante l'inverno non ha raggiunto gli strati profondi del terreno causando un conseguente stato di stress prolungato alle piante che sono normalmente in gradi di difendersi dalla siccità spingendo in profondità le proprie radici.
Tutti ci siamo accorti delle abbondanti presenze di afidi (pidocchi delle piante), i parassiti che di più hanno approfittato dello stato di sofferenza delle piante e della conseguente comparsa su larga scala delle coccinelle che hanno lautamente banchettato (le coccinelle sono voraci predatori di afidi), insieme ai sirfidi (piccoli insetti riconoscibili per la livrea simile alle vespe ma di dimensioni più ridotte).
Se da un lato questo fenomeno ci ha dimostrato quanto la natura riesca a riequilibrare le popolazioni, dall'altro la carenza d'acqua negli strati profondi ha comportato produzioni ridotte (tra cui, ad esempio, patate più piccole) legate anche alla scarsa disponibilità di ossigeno a livello radicale.
Chi ha saputo dosare l'acqua d'irrigazione ha avuto buoni riscontri e ha potuto difendere le piantine dal gran caldo, quello che certamente dovrebbe far riflettere è l'enorme quantità d'acqua che si stanno utilizzando per produrre il mais (basta percorrere qualsiasi strada che costeggi dei campi), in qualche caso destinato a biomasse da energia (verrà introdotto nelle vasche dei liquami zootecnici per la produzione di biogas e l'ottenimento di energia)... Mentre in alcune zone le piante da orto destinate agli uomini non possono essere irrigate per carenza d'acqua disponibile, in altre zone si usano metri cubi d'acqua per fare corrente elettrica, drogata da contributi pubblici che paghiamo tutti noi......
È difficile prepararsi adesso ai trapianti delle coltivazioni autunnali-invernali senza ignorare questo, ma intanto siamo qui a mettere giù i cardi, i porri, tra qualche settimana verze, cavoli, radicchi, broccoli...
E intanto si continua a raccogliere i meloni, le insalate, melanzane, cetrioli, lattughe, patate, a mietere i cereali e a continuare nella lotta alle erbe infestanti.