La coltivazione dello zenzero e della curcuma in Perù è presente da vari secoli, e la produzione è cresciuta negli ultimi 20 anni, concentrandosi nelle aree di selva alta amazzonica. Sono soprattutto piccoli produttori, spesso appartenenti a popolazioni indigene che trovano nello zenzero, oltre che nel cacao e nel caffè, un modo per creare un reddito senza abbandonare le comunità e mettere in pratica molte delle loro conoscenze native.
Le aziende biologiche che abbiamo visitato sono Elisur e La Campiña, che assistono centinaia di piccoli produttori dalla produzione alla certificazione, dalla logistica alla commercializzazione, per il mercato interno ed estero.
Le coltivazioni di zenzero e curcuma, in Perù dette rispettivamente “kion” e “palillo”, si concentrano tra Satipo e Pichanaki, nella Regione Junin, in Amazzonia Centrale, tra gli 800 e i 1500 mslm.
Entrambe le colture hanno trattamenti simili: le parcelle vengono ricavate su versanti spesso molto ripidi, all’interno di aree di foresta, e dopo 2-3 anni vengono lasciate a riposo in modo da far ricrescere la foresta (detta puma), difendere il suolo e prevenire smottamenti. Vengono coltivati in micro-terrazzamenti di 40 cm e raccolti all'inizio della stagione secca (Giugno) quando si seccano interamente le foglie.
La lavorazione post-raccolta di zenzero e curcuma passa prima attraverso una fase di valutazione della qualità e delle dimensioni per stimare sui micro-lotti in arrivo (piccoli lotti da decine di piccoli produttori al giorno) i volumi da destinare ai vari mercati: nazionale, internazionale, industria, oltre allo scarto.
Dunque il prodotto viene lavato con acqua clorata, mondato, asciugato in apposite celle che assicurano la cicatrizzazione e poi incassettato.
Nelle produzioni biologiche di zenzero e curcuma spicca l’adozione di metodi BIODINAMICI (certificati DEMETER). Gli agricoltori, spesso contadini indigeni amazzonici e anche andini migrati da zone di alta quota, trovano l’approccio biodinamico molto vicino alle loro pratiche ancestrali che si basano sui cicli naturali (luna e stelle), sull’uso di preparati stimolanti autoprodotti, sul rispetto con le aree naturali selvatiche e su relazioni intime con il suolo, che lavorano con attrezzi manuali molto elementari.
Anche l’armonizzazione con la biodiversità è evidente: già nel corso della stagione ricrescono affianco allo zenzero infestanti arbustive e arboree utili a difendere il suolo e la produzione da piogge torrenziali, e gli agricoltori dal sole tropicale in fase di raccolta.