In un territorio dove nei periodi di trattamento con i pesticidi viene consigliato ai bambini di non giocare all'aperto, alle mamme di chiudere le finestre, di proteggere (?) gli orti privati dal gas che uccide gli insetti nocivi (e non solo), si possono ancora trovare esempi virtuosi. L’azienda agricola Ai Rorè è tra questi!
I vigneti si trovano all’apice della vallata di Col Rorè da cui prende spunto il nome dell’azienda. La famiglia De Stefani lavora la terra e vive nella zona di Refrontolo da almeno sette secoli e dalla passione e dedizione di Paolo è nata già dal 1992, l’azienda vitivinicola biologica Ai Rorè. Tutta l’azienda è circondata da siepi e boschi autoctoni mantenuti, anche se con fatica, per migliorare e godere della biodiversità. Ad ulteriore testimonianza dei questo aspetto, marcando la distanza dalla pratica diffusissima di coltivare a vite fino all'ultimo centimetro disponibile, immerso tra i vigneti viene coltivato e mantenuto un oliveto biologico.
La viticoltura biologica applicata in questa azienda sperimenta prodotti minerali e vegetali utili a combattere i funghi dannosi alla pianta, riducendo così anche i prodotti consentiti dal metodo. La trinciatura dell’erba e dei tralci oltre all’uso del composto vegetale arricchito di polvere di roccia (minerali ricchi di fosforo e potassio) aiutano ad ottenere produzioni di altissima qualità.
L’uva biologica vendemmiata rigorosamente a mano viene selezionata e raccolta con cura arrivando a gradi di maturazione ottimale, conservando colori e profumi del territorio.
Insomma un prodotto di qualità, fatto con senso di responsabilità e amore nei confronti del proprio lavoro e del territorio che coltivato in questo modo si può ben dire essere tutelato da chi lo lavora.