Alle porte della primavera ci aspettavamo un clima più indulgente nei nostri confronti per permetterci di preparare il terreno all'avvio della nuova stagione.
Stiamo raccogliendo gli ultimi radicchi (az. Cà Girotto), le ultime verze (az. Podere Clara), i porri (Podere Clara e Traverso), le patate modenesi (Abbiate), i topinambur (Tognon e Cà Girotto)... insomma, siamo al "punto morto inferiore" per dirla coi termini cari agli appassionati di motori.
Siamo pronti a piantare i tuberi di patata, a seminare i piselli ed i primissimi fagiolini, le carote (con le quali difficoltà quest'anno proveremo a confrontarci in tre diverse aziende), nelle serre abbiamo trapiantato le insalate, i cetrioli, le prime zucchine...
Stiamo finendo di potare le piante da frutto e pulire le siepi approfittando degli ultimi freddi, anche se la vegetazione è già avanti a causa di un inverno assolutamente non freddo (anche se temiamo qualche gelata tardiva).
C'è chi prevede un'annata piovosa, chi prevede un'annata siccitosa... staremo a vedere.
Nel frattempo abbiamo già pianificato di seminare a breve il miglio (quest'anno 2 ettari divisi tra La costigliola e Cà Girotto) e una prova di grano saraceno (5 mila metri quadrati da Bregolato), per riportare da noi quello che il mais ha eliminato in ormai cinquant'anni di monocoltura.